Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
Sant'Agostino
Psicoterapeuta familiare sistemico-relazionale, consulente in sessuologia clinica.
Mi occupo dell'individuo e della coppia rispetto a difficoltà e problematiche di tipo psicologico, affettivo, relazionale e sessuale.
Leggi tuttoLa cornice teorica sistemico-relazionale simbolico-esperienziale consiste in un approccio costruzionista che trae ispirazione dalla teoria dei sistemi e che considera la relazione come unità di base dei processi umani e, quindi, focus principale per l’osservazione e l’intervento clinico. Contemporaneamente, l’approccio si definisce “simbolico”, poiché include ed utilizza la dimensione dell’inconscio ed “esperienziale” poiché incentiva l’apprendimento attraverso l’esperienza.
In generale, i sintomi emotivi vengono letti ed analizzati come funzione per il raggiungimento dell’adattamento all’interno dei sistemi in cui l’individuo è inserito. In questo senso, particolare attenzione viene attribuita alle dinamiche emozionali, ai concetti di separazione/individuazione, agli affetti, ai modelli operativi interni, ai giochi relazionali e collusivi.
Secondo questa teoria, inoltre, il comportamento degli individui e le relazioni in cui essi sono implicati presentano delle regolarità che si definiscono ridondanze pragmatiche, poiché ogni sistema si organizza secondo proprie regole di funzionamento. In quest’ottica allora, il sintomo diviene funzione dell’intero sistema e non più prodotto di un disagio personale, mentre risulta importante rendere esplicite le norme di comportamento interiorizzate e attribuire al sintomo il proprio significato evolutivo.
Tale approccio è ispirato al paradigma della complessità e trova le sue applicazioni nel campo della psicoterapia individuale, di coppia e della famiglia.
La consulenza sessuologica è quel particolare ambito psicologico che si occupa di disfunzioni sessuali femminili e maschili, da trattare in maniera individuale e/o di coppia.
In una prima fase, l’intervento specifico per le difficoltà sessuali è rappresentato dall’analisi della domanda, che si svolge in 3 o 4 incontri iniziali e che mira alla definizione della problematica portata in consulto.
Nello specifico, particolare attenzione viene attribuita al sintomo sessuale nel “qui ed ora”, alla sua evoluzione nel corso del tempo e al significato che esso riveste nella vita dell’individuo. Contemporaneamente, si valuteranno le dinamiche individuali, relazionali e gli aspetti socio-culturali che possono giocare un ruolo nell’insorgenza del disturbo, nell’ottica secondo la quale i fattori psiche-corpo-contesto sono in costante rapporto dialogico tra loro.
Nella fase conclusiva, si effettua quella che viene definita “restituzione”, in cui il clinico e il cliente discutono insieme quanto emerso dalla consulenza rispetto alle difficoltà riscontrate e al funzionamento globale della persona. Questo rappresenta un momento molto importante in cui si profilano varie opzioni relative alla proposta di soluzione, tra le quali: considerare l’intervento concluso, intraprendere una consulenza di secondo livello o iniziare un percorso di terapia sessuale vero e proprio.
In generale, il trattamento prevede l’utilizzo di differenti teorie e tecniche “cucite addosso”, in maniera molto flessibile, alla persona e alle proprie peculiarità. Sicuramente importante è la componente mansionale, mediante la quale esperire modalità “altre” rispetto al precedente funzionamento sessuale, così come la presa di consapevolezza sugli script sessuali, l’analisi del vissuto emotivo, l’indagine sui modelli operativi interni, e così via.
Dr.ssa Michela Pieroni
Psicologa e Psicoterapeuta a Macerata
Iscritto all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 19948
Laurea in Psicologia, Specializzazione in in “Intervento Psicologico nello sviluppo e nelle Istituzioni Socio-educative”
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